giovedì 24 ottobre 2013

Sam Bradford, Brett Favre e i Rams...

Per molti, il quarterback è la posizione più importante nel football. Di solito non si vince senza un buon starting quarterback. Questa stagione, molti teams hanno visto come è difficile vincere anche senza un buon backup. Infortuni e decisioni rischiose su come assemblare i roster hanno portato molte squadre a cercare nuovi quarterbacks, durante la stagione, al di fuori delle proprie organizzazioni. Nonostante i rischi che le nuove offenses ed i sacks portano alla salute dei passers, ben 14 teams hanno iniziato la stagione con soltanto 2 quarterbacks fra i 53 uomini a roster. E ben 15 teams hanno deciso di risparmiare andando con backups che avevano 2 o meno vittorie nel proprio carniere. Gli infortuni stanno mettendo a dura prova queste scelte. I Buffalo Bills hanno aperto la stagione con due rookies, EJ Manuel e Jeff Tuel, come unici quarterbacks nel roster. Manuel si è infortunato al ginocchio e Tuel, un undrafted rookie, ha dimostrato di non essere ancora pronto. Così i Bills sono stati costretti ad aggiungere Thad Lewis dalla practice squad e, poi, a firmare anche Matt Flynn come valvola di sicurezza. I New York Jets, con l'infortunio a Mark Sanchez e con il rookie Geno Smith come starter, sono dovuti ricorrere al veterano David Garrard. Jay Cutler a Chicago, Michael Vick e Nick Foles a Philadelphia sono stati altri casi recenti di quarterbacks infortunati. Brandon Weeden ha subito due infortuni alla guida dei Cleveland Browns. Anche i St. Louis Rams rischiano la stagione, dopo aver perso Sam Bradford nello Week 7. A roster restava soltanto Kellen Clemens come backup. Anche se Clemens conosce bene il sistema dell'offensive coordinator Brian Schottenheimer, i Rams hanno dovuto aggiungere Brady Quinn a roster e Austin Davis nella practice squad. La situazione è talmente disperata che, secondo Adam Schefter di ESPN.com, il team ha contattato Brett Favre chiedendo al 44enne ritirato quarterback se potesse essere interessato a giocare il resto della stagione nei Rams. Fra l'altro Davis, come Favre, ha giocato alla University of Southern Mississippi e ha lo stesso agente in Bus Cook. Questo rumor ripoterà i Rams al centro dell'attenzione dopo che, a seguito dell'infortunio di Bradford, la franchigia era stata accostata ad altri quarterbacks che attirano l'attenzione della stampa, come Tim Tebow e Vince Young. Ma la scelta di Favre avrebbe avuto senso? A questo punto, Favre non sarebbe un grande upgrade rispetto a Clemens, anche se l'ex Green Bay ha giocato sotto Brian Schottenheimer nei New York Jets durante il 2008. Ed è vero che Favre avrebbe portato esperienza al più giovane gruppo di wide receivers della NFL. Ma andiamo, la scelta di Favre sarebbe quella che gli Americani chiamerebbero panic movement. Forse i Rams potevano cercare una trade che portasse qualcuno attualmente più preparato di Davis e Quinn, o forse potevano andare proprio su Tebow e Young...oppure cercare un veterano come backup di Clemens mentre provano l'ex Jets come starter. Quello che sembra scontato è che, per la prima volta dal 2010, i Rams e l'head coach Jeff Fisher dovranno scegliere se andare con un nuovo quarterback o se affidare a Bradford il ruolo di starting quarterback anche nel 2014.

martedì 8 ottobre 2013

Elmer Fudd alias Taddeo

Con il rookie EJ Manuel fuori per diverse settimane, causa infortunio al ginocchio destro, i Buffalo Bills faranno partire titolare Thad Lewis come quarterback domenica prossima contro i Cincinnati Bengals, secondo quanto annunciato ieri dall'head coach Doug Marrone. "Può correre, può correre la read option. Può lanciare la palla estremamente bene", il commento di Marrone dopo l'annuncio. I Bills hanno quindi deciso di non far partite titolare l'undrafted rookie Jeff Tuel, il solo quarterback sano rimasto a roster ed il giocatore che ha rimpiazzato Manuel nella sconfitta contro i Cleveland Browns, postando un 8-20 per 80 yards ed 1 INT riportato in touchdown. Lewis, 25enne, è stato acquistato dopo una trade con i Detroit Lions lo scorso 25 agosto. Un ex undrafted free agent prodotto da Duke, Lewis ha giocato l'ultima partita della scorsa stagione per i Browns. Buffalo aveva provato i free-agent quarterbacks Pat White e Dennis Dixon, prima di decidere di andare con Lewis. Ex compagno al college del suo prossimo avversario, il linebacker dei Bengals Vincent Rey, dal 2006 al 2009, Rey e Lewis sono fra i pochi ex Duke a roster nella NFL, insieme al  linebacker dei Titans, Patrick Bailey; alla safety dei Rams, Matt Daniels; al long snapper dei Bears, Patrick Mannelly ed al quarterback dei Falcons, Sean Renfree. Partire con Lewis titolare: è questa la decisione giusta? Sicuramente, la performance di Tuel contro i Browns ha dimostrato che l'ex Washington State non è ancora pronto per essere uno starter. Certo, i piani erano diversi, con i Bills che avevano Kevin Kolb nel training camp e lui sarebbe stato il naturale backup di Manuel. Ma quando Kolb è stato piazzato nella season-ending injured reserve list, i Bills hanno deciso di non acquistare un altro veterano come assicurazione nel caso in cui, come è accaduto, Manuel si fosse infortunato. Per la precisione, dopo l'infortunio a Kolb i Bills hanno immediatamente firmato Matt Leinart e tradato proprio per Lewis. Ma Leinart ha convinto poco e Buffalo ha rilasciato il prodotto di USC quasi subito, dopo che l'ex prima scelta aveva mostrato problemi nel suo unico exhibition game, giocato contro i Detroit Lions. A quel punto, i Bills sono rimasti con Lewis, Manuel e Tuel a roster. Altre soluzioni non hanno convinto. Né White, né Dixon sono sembrate alternative credibili e Josh Freeman, poi firmato dai Minnesota Vikings, era troppo costoso. La soluzione ha senso, se il general manager Doug Whaley, Marrone, il director of player personnel Jim Monos e l'offensive coordinator Nate Hackett hanno ritenuto che nessun altro quarterback disponibile fosse un miglioramento rispetto a Lewis. Vedremo domenica cosa riserverà il campo.