lunedì 26 novembre 2012

Sei fuori!

Nonostante le vittorie, un titolo nazionale per Gene Chizik due stagioni fa, un record di 7-5 per Tom O'Biren, diversi programmi NCAA hanno deciso di cambiare head coach nella prossima stagione. Fra questi, c'è anche Colorado, dove l'ormai ex head coach, Jon Embree, un ex tight end proprio con i Buffaloes, è stato licenziato a seguito di un record di 1-11 questa stagione e 3-10 nel 2011, comprese le sonanti sconfitte per 70-14 con Oregon, 48-0 con Stanford e 38-3 contro Washington. Certamente, le due stagioni di Embree non sono state brilanti, con CU finita ultima, in questo 2012, nella Pac-12 in pass-efficiency defense, rush defense, total defense, pass efficiency e total offense. Ma due stagioni sono poche per rivitalizzare un programma reduce da cinque  consecutive stagioni perdenti sotto l'ex head coach Dan Hawkins. Ha prevalso l'atteggiamento di molti finanziatori del programma e dei dirigenti che ritengono che i Buffs non stiano andando nella giusta direzione, quella cioè di essere competitivi ad alti livelli nel college football, come invece atteso dopo aver raggiunto la Pac-12 prima della stagione 2011. Molti dei problemi di Colorado sono dovuti all'instabilità alla posizione di quarterback, dove i Buffs hanno utilizzato tre diversi giocatori in Connor Wood, Jordan Webb e Nick Hirschman. Con il licenziamento di Embree viene anche allontanato un altro head coach Afro-Americano. Come sottolineato dallo stesso coach al Denver Post, le occasioni per i coaches Afro-Americani di allenare in buoni programmi o di essere riassunti dopo un primo licenziamento sono molto basse. Tyrone Willingham è stato fino ad ora l'unico coach Afro-Americano ad essere licenziato e poi riassunto da un'altra parte. Il messaggio lanciato anche in Colorado, dunque, è quello che in un'era di riallineamento dei programmi, che cercano maggior esposizione mediatica e, quindi, maggiori contratti televisivi e più biglietti venduti, un head coach deve essere veloce come non mai a rialzare un programma. Altrimenti si ritroverà velocemente a casa, indipendentemente dai soldi che guadagna -- Embree riceverà un buyout di $1.5 milioni. La lista dei possibili sostituti è, come sempre, lunghissima. Si va da head coaches come Charlie Strong, Louisville; Art Briles, Baylor; Sonny Dykes, Louisiana Tech; Willie Taggart, Western Kentucky; Tim DeRuyter, Fresno State; Gary Andersen, Utah State; e Troy Calhoun, Air Force a top coordinators come Mark Helfrich di Oregon; Justin Wilcox di Washington; Noel Mazzone di UCLA; Kirby Smart di Alabama; Chad Morris di Clemson; Todd Monken di Oklahoma State; e Pat Narduzzi di Michigan State. Ma il nome nuovo, uscito nelle ultime ore, è quello dell'ex head coach di Cal, Jeff Tedford, che però potrebbe scegliere di restare a spasso e contare i soldi, $7.2 milioni, che ancora deve ricevere da California.


sabato 24 novembre 2012

Should I stay or should I go...

Non importa cosa dica l'evidenza: l'head coach dei Jets, Rex Ryan, ha deciso che sarà ancora  Mark Sanchez il suo starting quarterback. Ora come ora le sue scelte sono limitate, dopo che si è scoperto come il backup Tim Tebow avesse da tempo due costole fratturate. Del fatto non si è saputo niente fino a venerdì, quando Tebow lo ha rivelato dopo la partita persa 49-19 contro i New England Patriots, che ha spedito i Jets sul record di 4-7. Ryan ha detto che Tebow era stato dichiarato disponibile dai medici del team. Qual è la verità? Tebow ha tenuto nascosto il suo infortunio per rendersi utile alla causa? Ryan sapeva ed ha deciso lo stesso di portare Tebow come backup, lasciando fuori il No. 3 quarterback Greg McElroy? Oppure i dottori non si sono accorti dell'infortunio? Dalle ultime notizie, sembra che Ryan sia stato avvisato soltanto dopo la partita con i Pats dell'infortunio occorso all'ex Gator. Quel che è certo è che il tempo di Tebow a New York sembra già finito, se dovesse rimanere Ryan. Tebow è arrivato a New York la scorsa offseason con molto hype dietro di lui ma, dopo 11 games, sembra chiaro come i Jets, a dispetto delle intenzioni dichiarate alla vigilia della stagione, non sappiano come sfruttarne le qualità. Tebow ha bisogno di un team che lo supporti e di un coaches che sappia come utilizzarlo. Forse Ryan non dovrebbe essere l'unico a dover andarsene da New York...

martedì 20 novembre 2012

Le grandi promesse...

Coach Jeff Tedford è stato licenziato oggi dopo 11 stagioni a California. L'esperienza di Tedford con i Golden Bears era iniziata con grandi promesse dopo che l'head coach aveva preso in carica nel 2001 un programma reduce da una sola vittoria nella stagione precedente. Nonostante il record di 82 vittorie ed un paio di stagioni da 10 vittorie nei primi cinque anni con il programma, guidato anche ad un titolo di conference, a pari merito, nel 2006, le ultime stagioni non sono state foriere di risultati per Tedford. L'head coach è 15-22 e 9-18 nella Pac-12 nel periodo seguente l'8-5 registrato nel 2009. Eppure, nelle 24 stagioni precedenti al suo arrivo a Berkeley -- 1978-2004 -- Cal ha vinto tre o meno games per 10 volte. Tedford ha avuto soltanto 2 stagioni perdenti in 11 stagioni. Ma il programma ha comunque deciso di fare a meno di lui dopo una stagione 3-9 condita da cinque sconfitte consecutive nelle ultime cinque gare. Questo dimostra come i programmi non guardino al tutto, ma soltanto a quanto succede nelle ultime stagioni, al trend...Considerato un quarterback guru, dopo aver sviluppato Kyle Boller e Aaron Rodgers --  e Joey Harrington durante il suo passaggio a Oregon come offensive coordinator -- Tedford non è riuscito a stabilizzare la posizione dopo la partenza di Rodgers nel 2004. I Bears sono passati attraverso passers come Joe Ayoob, Nate Longshore, Kevin Riley, Brock Mansion e Zach Maynard senza che nessuno sia riuscito ad affermarsi. Superata da Stanford come leader nella Pac-12, Cal  ha anche visto laurearsi soltanto il 47 percento dei propri giocatori di football nel periodo dal 2002 al 2005. Ora il programma deve guardare avanti. Un problema saranno i costi: Tedford deve ancora ricevere $6.9 milioni per i prossimi tre anni, in base al suo contratto. Un buon head coach dovrebbe costare fra i $2.5 ed i $3 milioni a stagione. Il defensive coordinator di Washington, Justin Wilcox, un nome che sarebbe buono, prende $750,000 questa stagione. Se la scelta dovesse ricadere su altri coordinators, l'offensive coordinator di UCLA, Noel Mazzone, potrebbe essere un nome spendibile. Altri nomi usciti sui giornali e che l'athletic director Sandy Barbour potrebbe considerare, sono quello di Sonny Dikes, head coach a Louisiana Tech, un esperto della spread offense con un record totale di 22-14 ed uno stipendio di circa $750,000 a stagione e quello di Hue Jackson, ex head coach dei Raiders nel 2011.




sabato 17 novembre 2012

Arians torna di nuovo

Lo aveva già fatto a Pittsburgh con Ben Roethlisberger. Ora si sta ripetendo con Andrew Luck. Il nuovo Peyton Manning? Quel che è certo è che, nella sua stagione da  rookie, Luck hsta facendo un ottimo lavoro. E molto merito lo ha l'offensive coordinator Bruce Arians. Diventato anche interim head coach dopo che Chuck Pagano ha dovuto abbandonare per malattia, Arians, considerato come non più desiderato in Pennsylvania, è tornato alla ribalta della NFL nel processo di ricostruzione dei Colts. La offensive line dei Colts non è granché, ma questo non ha impedito a Arians e Luck di costruire una offense sorprendente e molto diversa da quella corsa dal quarterback a Stanford, dove l'attacco aveva molte caratteristiche della West Coast. La offense di Arians è invece diversa: richiede ad esempio bravura nella no-huddle, parte fondamentale di questo attacco e fase dove Luck si sta disimpegnando bene. Il ragionamento, espresso dallo stesso Arians, è semplice:  per un rookie quarterback non è difficile correre una no-huddle, perché questa è una offense simile a quella utilizzata nel two-minute warning ed un rookie già gioca questo tipo di attacco al college, dove molte offenses sono basate su shotgun e spread offense simili a quelle utilizzate negli attacchi degli ultimi due minuti. Opinione forse discutibile ma interessante da analizzare. Inoltre, secondo le statistiche avanzate della NFL, Luck lancia oltre le 15 yards nel 27.1 percento dei suoi tentativi di pass.

lunedì 5 novembre 2012

Candidati alla successione?

Siamo appena nel mezzo della stagione NFL ma già qualche head coach dice di essere pronto, costretto dai risultati, a guardare al futuro. Ed effettivamente qualche franchigia si trova prossima ai titoli di coda per la stagione 2012. Ecco quindi che anche nella prossima offseason dovrebbe continuare il balletto delle sidelines, con cambi di head coach e coordinators. Jason Garrett, Norv Turner, Rex Ryan, per fare qualche esempio, sono tutti a rischio.
Quali sono i maggiori candidati, ad oggi, per entrare nelle liste di potenziali head coach stilate dai GM della NFL? Il primo nome è quello dell'head coach di Oregon, Chip Kelly. Oregon è 42-6 in quattro stagioni sotto Kelly ed ha vinto tre Pac-12 championships consecutivi. Il nome dell'ex offensive coordinator di New Hampshire circola già da tempo nella NFL. La scorsa stagione sembra addirittura che Kelly abbia accettato l'offerta dei Tampa Bay Bucs prima di un repentino cambio di idea che lo ha portato a scegliere di restare a Oregon. Lo scorso 21 ottobre durante la trasmisisone della NBC, Sunday Night Football show, il columnist di SI, Peter King, ha detto che i Cleveland Browns guardano a Kelly come possibile sostituo di Pat Shurmur. E per quanto riguarda il salto nella NFL, per ogni Nick Saban, Steve Spurrier, Dennis Erickson o Bobby Petrino -- head coaches che hanno fallito al secondo livello -- ci sono eccezioni come Jimmy Johnson o Jim Harbaugh. Inoltre, nonostante il fatto che la offense up-tempo di Kelly sia molto lontana dalle tradizionali offenses dei pro, alcuni aspetti del gioco di Kelly sono già stati visti nella NFL. Altro nome che circola è quello dell'offensive coordinator dei Redskins, Kyle Shanahan. Nonostante la fin qui terribile stagione di Washington, il successo personale del rookie quarterback Robert Griffin III ha contribuito a mantenere alta l'attenzione dei GM NFL intorno al nome di Shanahan. Altro nome hot è quello di Mike McCoy, offensive coordinator dei Broncos, che già si era costruito una reputazione nella scorsa stagione, gestendo al meglio Tim Tebow. In questo 2012, McCoy è stato bravo a costruire la offense sul nuovo quarterback Peyton Manning. Un utleriore nome che circola da tempo è quello dell'offensive coordinator dei Ravens, Cam Cameron. La difficile stagione dei Bengals non dovrebbe aver creato troppi problemi all'offensive coordinator Jay Gruden, anche se il quarterback Andy Dalton sta producendo meno in questa seconda stagione da pro rispetto alla scorsa, nella quale era soltanto un rookie. Fra i defensive coordinato, ci sono i nomi noti di Ray Horton dei Cardinals e di Perry Fewell dei Giants. La stagione deve ancora concludersi e qualche altro nome potrebbe diventare importante, ma già su alcuni di questi le attenzioni sono state poste.