martedì 31 luglio 2012

La offense di Gailey

Non esistono teams nella NFL che giocano una spread offense come quella dei Buffalo Bills. L'head coach Chan Gailey ama aprire il campo con diversi set da 4-receiver. Secondo una ricerca di Pro Football Focus, i Bills hanno utlizzato formazioni con tre wide receivers nel  77 percento dei loro snaps la scorsa stagione ed hanno allineato quattro receivers nel 32 percento dei giochi offensivi. Gailey non ha bisogno di un grande nome come quarterback. In Ryan Fitzpatrick, il coach ritiene di aver trovato l'elemento adatto per correre il suo sistema. Il nuovo quarterbacks coach David Lee dovrà migliorare i meccanismi di Fitzpatrick mentre Gailey si occupa della sincronia del quarterback con i vari Steve Johnson, David Nelson e Dorin Dickerson. La offense di Gailey' è basata sui concetti della Erhardt-Perkins, con l'idea di attaccare il campo con passes orizzontali e verticali con schemi provenienti da formazioni diverse. Originariamente pensata come una run-first offense, la Erhardt-Perkins è evoluta in una passing offense, basata su facili letture pre-snap, o subito dopo lo snap, per il quarterback. Prima dello snap, sapendo quali tracce dovranno correre gli wide receivers, il quarterback, leggendo la defense, dovrà capire quali ricevitori avranno maggiori possibilità di essere liberi e, quindi, di poter ricevere. Dopo lo snap, se la defense è sistemata in maniera diversa da quanto atteso, tipo se gioca a zona e non a uomo, allora il quarterback dovrà essere veloce ad adattarsi e capire a chi lanciare il pallone. Una delle giocate preferite da Gailey è quella di mandare Steve Johnson in 1 contro 1 con il suo marcatore. La chiave quindi non è quella di correre un'infinità di azioni, ma di correrne alcune, soltanto a partire da diverse formazioni. Il team deve essere flessibile: Gailey vuole che i giocatori siano in grado di allinearsi in diversi raggruppamenti offensivii.

sabato 14 luglio 2012

Avanti un altro

ESPN.com ha deciso di rispondere ad una domanda: quali assistant coaches saranno osservati da vicino nella prossima stagione, perché ritenuti pronti a diventare head coach nel 2013? Diamo anche il nostro parere: Justin Wilcox, Washington, defensive coordinator, è il primo della lista. E' ormai da tempo che Wilcox viene considerato un potenziale head coach, da quando ha cominciato a costruire la defense a Boise State sotto Chris Petersen. Ad appena 35 anni, se dovesse ricostruire anche la defense degli Huskies, potranno aprirsi molte strade per lui. Chris Kiffin, Ole Miss defensive line coach/recruiting coordinator for defense, è uno dei nomi hot. Dopo aver guidato la defensive line a Arkansas State, dove ha allenato il Sun Belt Defensive Player of the Year Brandon Joiner, terzo nella nazione in sacks and 10° in tackles for loss, Kiffin ci riprova ad Ole Miss. L'impresa non sarà facile: i Rebels non hanno profondità a defensive tackle e dovranno puntare segli end, cercando di rendere il freshman Channing Ward eleggibile dall'inizio della stagione. Kliff Kingsbury, Texas A&M offensive coordinator, ex  quarterback a Texas Tech, ha seguito l'head coach Kevin Sumlin nel viaggio da Houston a Texas A&M. Questa stagione dovrà dimostrare di essere bravo con un gruppo inesperto a quarterback, dove il sophomore Jameill Showers, il sophomore Matt Joeckel ed il vero freshman Matt Davis avranno il compito di guidare la offense degli Aggies. In rampa di lancio. Brooks Bollinger, Pitt, quarterbacks coach, è alla prima stagione con i Panthers, proveniente dalla high school: se riuscirà a far produrre il quarterback Tino Sunseri, sempre nell'occhio della critica, avrà la possibilitàdi salire presto di posizione.

martedì 3 luglio 2012

Seconda vita

Interessante articolo di SportsIllustrated su come i sogni siano duri a morire e come si debba lottare per essi.  Essere un quarterback nella NFL non è facile. E traslare una carriera sensazionale dalla NCAA ai pro è ancora più difficile. Così, ci sono tanti journeymen, pronti a tappare i buchi che si aprono nei teams alla ricerca di No. 3 o di quarterback da practice squad, in attesa di venire promossi e poter dimostrare il proprio valore. Uno di questi è Colt Brennan, il quarterback che ha guidato la University of Hawaii, 12-1 nel 2007, alla vittoria nello Sugar Bowl. Ma nella NFL la vita, come detto, è più dura. Ai Redskins, dopo una buona partenza, Brennan non è riuscito, nel 2009, a battere il quarterback Todd Collins per la posizione di No. 2 dietro Jason Campbell. Dopo una breve apparizione nel roster dei Raiders Brennan, messosi alle spalle un brutto incidente, ha firmato con gli  Hartford Colonials della United Football League. Il team però è fallito e Brennan attende ora una chiamata da qualche lega pro per far vedere il suo valore.