lunedì 31 gennaio 2011

Come gestire un quarterback

La corsa del quarterback Alex Smith con i 49ers potrebbe non essere finita.
Il nuovo head coach Jim Harbaugh ha infatti parlato bene di Alex Smith sostenendo che Smith può essere un quarterback vincente nella NFL. Harbaugh, il cui processo di valutazione dell'attuale roster è appena cominciato, sta facendo quello che dovrebbe fare un nuovo head coach: tenersi aperte tutte le possibilità. Smith non è un quarterback veloce nel prendere le decisioni giuste e non è neanche un leader. Inoltre, viene da 6 stagioni non ottimali ed i fans sono stanchi. Tuttavia, la scorsa stagione non è stata negativa, con 14 touchdowsn e 10 INTs e, prima di eliminare Smith dal roster, Harbaugh vuole essere sicuro di avere la possibilità di arrivare ad una alternativa migliore. Una soluzione potrebbe essere quella di draftare un quarterback e tenerenel frattempo Alex Smith come quarterback No. 1. Smith è ad oggi il miglior quarterback dei 49ers. Per questo Harbaugh, insieme al general manager Trent Baalke, si è incontrato di persona con Smith, free agent dopo questa stagione.

venerdì 28 gennaio 2011

Via Jeff Fisher

Con una mossa giudicata a sorpresa dalla stampa americana, i Tennessee Titans hanno deciso di licenziare Jeff Fisher, da 16 stagioni loro head coach. E' la fine di un rapporto deterioratosi negli ultimi tempi per tutta una serie di motivi: prima lo scontro fra Fisher ed il quarterback Vince Young, pupillo dell'owner Bud Adams; poi la questione dell'allontanamento del defensive coordinator Chuck Cecil; quindi la decisione del defensive line coach Jim Washburn di lasciare per andare a Philadelphia, seguita a ruota dalla scelta del running backs coach Craig Johnson, finito a Minnesota come quarterbacks coach; infine la questione del figlio Brandon, che Jeff Fisher avrebbe voluto nel proprio staff come quality control coach. Fisher era in acque agitata da tempo: che l'ultima mossa sia stata fatta per arrivare all'inevitabile? La prima ragione per la quale Adams impedì a Gregg Williams di raggiungere il team come defensive coordinator dopo la stagione 2008, fu proprio per la volontà del coach di portarsi dietro il figlio Blake. Ora cosa per il futuro? Riguardo Young, secondo quanto riportato da Adam Schefter di ESPN, i Titans avrebbero ancora intenzione di tradare o rilasciare il giocatore. Il backup quarterback Kerry Collins è in scadenza di contratto mentre il N0. 3 quarterback, Rusty Smith, 6° scelta nel 2010, è l'unico quarterback con esperienza sotto contratto. I Titans potrebbero considerare di prendere un quarterback nella free agency o via draft, dove hanno la scelta No. 8 al primo giro. Riguardo Fisher, l'ex head coach ha ancora un anno di contratto a $6 milioni. Difficile che Adams voglia pagare il coach per non allenare: probabile che il team cerchi un accordo con Fisher. Ora Adams ed il general manger Mike Reinfeldt devono trovare il sostituto di Fisher. I primi nomi usciti sono i soliti, cioè Bill Cowher e Jon Gruden. Secondo David Climer del The Tennessean, Adams potrebbe però guardare a qualcuno con legami con la franchigia. Ritornerebbe quindi il nome di Gregg Williams, assistant coach con gli Oilers/Titans nel periodo 1990-2000 prima di diventare head coach con i Buffalo Bills nel periodo 2001-03 per poi essere defensive coordinator dei New Orleans Saints. Dave McGinnis è linebackers coach dei Titans dopo essere stato head coach degli Arizona Cardinals nel periodo 2000-03. Mike Munchak, offensive line coach dei Titans, è un altro nome.

mercoledì 26 gennaio 2011

Potrebbe farcela?

Jay Cutler è stato il protagonista sui media in questi giorni per non aver concluso l'NFC Championship a seguito di un infortunio al ginocchio, in conseguenza del quale i Bears hanno continuato il game prima con Todd Collins e poi con Caleb Hanie come quarterback. Per Hanie si parla di possibilità di giocare da starter prima o poi. Ma quali potrebbero essere altri backup quarterbacks in grado di giocare da starter nella NFL oltre i soliti noti come Kevin Kolb di Philadelphia? Ecco tre nomi. Josh Johnson può lanciare e correre: scelto al 5° giro del draft 2008, non sembra avere molte chances con i Bucs ma l'ex star della University of San Diego potrebbe meritare maggior attenzione da altri teams NFL. Tyler Thigpen ha mostrato di poter giocare nalla NFL, sia a Kansas City che a Miami dove la prossima stagione potrebbe essere candidato proprio come starter. Matt Flynn a Green Bay ha mostrato qualità, postando un quarterback rating di 82.5 in questa stagione. Ex 2008 national champion come quarterback a LSU, Flynn potrebbe aver trovato estimatori.

martedì 25 gennaio 2011

Sulla questione Cutler

Dico la mia. Sono passati 2 giorni dalla vicenda realtiva al quarterback dei Chicago Bears, Jay Cutler e questo è il mio pensiero. Cutler ha subito una distorsione del legamento collaterale del ginocchio: questa la causa per la quale il quarterback ha giocato soltanto una serie nel secondo tempo dell'NFC title game, da cui sono poi scaturite le critiche sul coraggio di Cutler. Nella NFL vice una legge del machismo, per la quale un giocatore deve dare tutto quello che ha e giocare anche in condizione fisiche precarie se la situazione lo richiede. E' insita nella natura di questo sport. Ma...ci sono dei limiti. Limiti fisici oltre i quali non è possibile andare. Nella vicenda Cutler, quello che è stato messo in dubbio è stata l'attitude, la mentalità del quarterback. Se, in nome della macho culture, questo può essere comprensibile dal lato dei fans, non così dai media. E meno che mai dai colleghi. Questi alcuni commenti postati su twitter proprio dai colleghi o ex colleghi di Cutler:

Deion Sanders: "I never question a player's injury, but I do question a player's heart."

Il defensive tackle degli Arizona Cardinals, Darnell Dockett: "If I'm on the Chicago team Jay Cutler has to wait 'til me and the team shower [and] get dressed and leave before he comes in the locker room."

Il running back dei Jaguars, Maurice Jones-Drew: "All I'm saying is that he can finish the game on a hurt knee ... I played the whole season on one."

Il linebacker dei Jaguars, Kirk Morrison: "If my knee was hurt or acl/mcl/pcl sprain, I would not be standing up on the sideline."

L'ex linebacker dei Bucs, Derrick Brooks: "HEY there is no medicine for a guy with no guts and heart."

Meno male che i compagni di Cutler, dal linebacker Brian Urlacher, che ha definito 'invidiosi' coloro che hanno criticato il quarterback, al wide receiver Rashied Davis, hanno preso le difese di Cutler. Il problema ora è di come questa situazione danneggerà Cutler nel suo futuro a Chicago. Michael Wilbon di ESPNChicago.com, ha descritto Cutler come un quarterback che sia a Denver che a Chicago viene considerato arrogante e che ora potrebbe essere considerato un quarterback dal grande braccio, ma con poco cuore. Ha futuro un quarterback del genere a Chicago? Un quarterback su cui l'offensive coordinator Mike Martz ha detto che si deve ancora lavorare, rivelando che Cutler fa ancora esercizi per il lavoro di piedi 2 volte a settimana. I Bears hanno una defense ed un grande special team, ma rischiano di perdere un quarterback che non sarà ancora ai massimi livelli nella NFL ma che ha dimostrato, quando il sistema offensivo è stato aggiustato, di poter guidare il team. Contro i Packers, era ovvio che se GB avesse bloccato la run offense dei Bears, Cutler non avrebbe potuto vincere il game da solo. Ma questo non vuol dire che Cutler sia il peggior quarterback della NFL. Se una decisione deve essere criticata, dallo Week 8 al game di domenica, deve essere quella di aver promosso il quarterback Todd Collins come backup davanti a Caleb Hanie.

sabato 22 gennaio 2011

Un altro Shula

Nel tradizionale rinnovamento che avviene ogni fine stagione nei vari coaching staff, da segnalare i Carolina Panthers che hanno ingaggiato il quarterback coach dei Jacksonville Jaguars, Mike Shula. Ex head coach della University of Alabama, figlio di Don, Mike Shula ha fatto un buon lavoro nella NFL. Mike Shula avrà il compito di cercare di sviluppare il quarterback Jimmy Clausen, o chi eventualmente verrà scelto al suo posto. Causa il cognome che porta, le attenzioni su Shula saranno ancora una volta alte...Shula è in gamba ma avrà un grande lavoro da fare se il team andrà con Clausen o sceglierà un rookie.

mercoledì 19 gennaio 2011

Si cambia

L'head coach di Seattle, Pete Carroll, ha licenziato l'offensive coordinator Jeremy Bates. I Seahawks aggiungono Tom Cable come offensive line coach. Carroll ha annunciato anche che Todd Wash diventerà defensive line coach, in sostituzione di Dan Quinn, nuovo defensive coordinator con Florida; la promozione di Kris Richard a defensive backs coach/cornerbacks; e quella di Rocky Seto ad assistant defensive backs coach/safeties. Bates lascia dunque dopo soltanto una stagione, nella quale i Seahawks sono stati fra le peggiori offenses nellaNFL, finendo 28° nella regular season. Fra i candidati alla sostituzione, il quarterback coach dei Baltimore Ravens, Jim Zorn, secondo quanto riportato da Adam Schefter di ESPN. Con Jeremy Bates out, i Seahawks avranno ora il loro 4° offensive coordinator in 4 stagioni. Bates aveva seguito Carroll da Southern California per il suo ritorno nella NFL. Nel 2008, Bates è stato quarterbacks coach a Denver nella stagione in cui Jay Cutler aveva lanciato per più di 4,500 yards. Ma questa stagione Bates ha avuto un problema con cui ha combattuto fin dall'inizio: non è riuscito a modificare la West Coast offense corsa da Seattle nelle passate stagioni. A Bates piace allungare il campo, con lunghi passes, ma il personale a disposizione non ha permesso a l'OC di sviluppare il suo playbook. Bates non vuole lunghi drives ma un sistema offensivo aggressivo. Le fade routes chiamate in molte situazioni di 3°-e-corto sono segnali della offense che Bates voleva per i Seahawks e fonte di critiche verso il coordinator. Nell'NFC wild-card game vinto contro New Orleans, il quarterback Matt Hasselbeck aveva lanciato 2 touchdown passes lunghi al wide receiver Brandon Stokely (da 45 yards) in un 3°-e-3 ed al wide receiver Mike Williams (da 38 yards) in un 3°-e-2. Altre critiche per le chiamate sui 4° downs: i Seahawks hanno cercato 13 conversioni da 4° down questa stagione. Ne sono riuscite 3...L'idendità offensiva dei Seahawks è cambiata spesso nelle ultime stagioni e potrebbe cambiare ancora. Il team è passato dalla offense di Mike Holmgren nel 2008 a quella di Greg Knapp nel 2009 alla offense di Bates nel 2010. Anche gli schemi di bloccaggio sono cambiati da una stagione all'altra: l'ultimo cambio quando l'offensive line coach Alex Gibbs ha lasciato il team a poco dall'inizio dell'ultima regular season.

mercoledì 12 gennaio 2011

Finalmente Rivera!

Dopo 8 interviste senza esito, il defensive coordinator dei Chargers, Ron Rivera, diventerà un head coach e lo farà con i Panthers. I Panthers hanno scelto Rivera, che ha firmato un contratto per 4 stagioni da $11.2milioni, preferendolo ad altri 3 finalisti per la posizione, Perry Fewell dei Giants, Rob Ryan dei Browns e Greg Manusky dei 49ers, tutti defensive coordinators. Per il successore dell'head coach John Fox il lavoro non sarà facile: la franchigia è reduce da una stagione 2-14 e si avvicina al draft dove avrà la scelta No. 1 ma senza la possibilità di prendere il quarterback Andre Luck, che ha deciso di restare a Stanford. Nella prima conferenza stampa da head coach, Rivera ha parlato della volontà di costruire un team aggressivo e di continuare con la 4-3 defense, anche se potrebbe inserire alcuni elementi della 3-4 utilizzata con i Chargers. La sfida maggiore sarà però sulla offense, la peggiore della NFL nel 2010 e un reparto che ha segnato mneno punti e guadagnato meno yards di ogni altra offense nella storia della franchigia. Uno dei punti di contrasto fra Fox da una parte, il general manager Marty Hurney, il team president Danny Morrison e l'owner Jerry Richardson dall'altra è stato proprio quello di correre una offense troppo conservativa con poco passing game. Rivera ha dichiarato di volere una offense bilanciata e che lascera ai propri assistant coaches il compito di guidarla. Vedremo quindi chi sarà l'offensive coordinator del team. Ron Turner, wide receiver coach dei Colts; Rob Chudzinski, assistant head coach dei Chargers; e Marc Trestman, head coach degli Alouettes della CFL, sono i coaches che Rivera potrebbe seguire.




lunedì 10 gennaio 2011

Here we Cam!

Dopo che Baltimore ha distrutto i Chiefs per 30-7 all'Arrowhead Stadium, la sensazione non è stata soltanto quella dei Ravens meglio preprati per il game rispetto ai rivali ma anche di una offense, quella di Baltimore, che è uscita nettamente vincente dal confronto con quella dei Chiefs. Non soltanto defense quindi, che ha profotto 3 INTs, 2 fumbles e 3 sacks, per i Ravens. La offense di Baltimore, con gli arrivi degli wide receivers Anquan Boldin, T.J. Houshmandzadeh e Donte' Stallworth era entrata nella stagione con alte aspettative. Ma i Ravens sono finiti soltanto 22° in total offense. Così alla vigilia dei playoffs c'erano dubbi. Eppure in Joe Flacco Baltimore ha avuto un quarterback da 3,622 passing yards, 25 touchdowns e soltanto 10 INTs. La questione riguarda l'identità della offense, se cioè sia una run first o pass first offense. Questo è un problema in alcune circostanze, come per i Bengals, ma non per tutti i team. Contro i Chiefs, Baltimore ha segnato 30 punti e guadagnato 390 total yards e Cameron ha fatto questo con una offense bilanciata: 34 passes cercati e 40 corse. Una offense che può schierarsi con un TE o con 3 wide receiver, con il running back che può uscire a ricevere. Cam Cameron ha fatto eccellenti scelte, anche se nella red zone a volte è prevedibile. Ma in generale, Cam Cameron ha approfittato della aggrevisività della defense dei Chiefs cercando di colpire le secondaria avversaria. Specialmente nell primo quarto, Flacco con passes medi ha creato problemi ai Chiefs nella zona fra linebackers e secondaria. Cameron ha una offense che in stagione è stata al centro delle critiche per i pochi punti segnati o yards conquistate o perché troppo conservativa in momenti chiave dei games ma è da segnalare anche come ci siano stati pochi turnovers.

domenica 9 gennaio 2011

La Sorpresa!

Prima di sabato, tutto gli analisti americani pensavano che i Saints avrebbero facilmente battuto i Seahawks. Ed invece i Seahawks, il team arrivato ai playoffs con un record perdente a 7-9 nella regular season, compie l'impresa elminando i campioni in carica dopo aver vinto 41-36. Il quarterback Matt Hasselbeck gioca la sua miglior partita delle ultime stagioni e proprio nel game più importante, lanciando per 272 yards con un 113.0 di passer rating dopo che nella stagione soltanto 3 quarterbacks, compresi Derek Anderson e Jimmy Clausen, avevano postato un rating peggiore del suo e dopo essere reduce da una striscia di 4 games nella quale ha commesso 13 turnovers (10 INTs e 3 fumbles). I Seahawks hanno protetto meglio il losto starter, con una offensive line riconfigurata con Tyle Polumbus come left guard ed Hasselbeck ne ha tratto vantaggio. Grande credito all'head coach Pete Carroll, che ha scelto Hasselbeck dopo che nello Week 17 era stato il backup Charlie Whitehurst a dare al team la vittoria decisiva sui Rams per arrivare ai playoffs. E credito all'offensive coordinator Jeremy Bates, che ha dovuto modificare spesso il suo playbook nel corso della stagione, adattandolo a 2 quarterbacks, ma che ha corso un ottimo game plan nella partita fin qui più importante.

Non soltanto playoffs

Mentre sono cominciati i playoffs, continuano le operazioni per quei teams che non sono arrivati a giocarsi il SuperBowl e che stanno cambiando il loro coaching staff in vista del 2011. L'head coach di Stanford, Jim Harbaugh, arriva nella NFL e diventa il nuovo head coach dei San Francisco 49ers. Harbaugh ha firmato un contratto per 5 stagioni da $25 milioni, secondo quanto riferito da Adam Schefter di ESPN. Harbaugh lascia Stanford dopo una stagione da 12-1 ed una vittoria per 40-12 su Virginia Tech nel Discover Orange Bowl. Inoltre non verrà accusato di 'tradimento' dai fan di Stanford, visto che resterà nella Bay Area, andando ad allenare un team molto amato nella zona. Cosa porterà Harbaugh ai 49ers? Dal punto di vista della offense, Harbaugh ha dichiarato di voler assolutamente installare la West Coast offense, in una franchigia che nelle ultime stagioni si era allontanata da questo sistema, utilizzato dal suo mitico ex head coach Bill Walsh. Per fare questo, Harbaugh dovrà prima di tutto trovare un quarterback in grado di giocare in questo sistema. Un sistema diverso da quello utilizzato a Stanford, dove dietro il quarterback Andrew Luck, che ha nel frattempo annunciato la sua intenzione di restare la college nella prossima stagione, Harbaugh correva un forte running game, con anche 30 differenti formazioni. In questo link, un'idea della offense e del running game utilizzato da Harbaugh a Stanford: http://www.youtube.com/watch?v=3hkCG9IPcAg

I 49ers hanno avuto una defense da top-13 ed un forte running game quando il running back Frank Gore è sano, così Harbaugh potrà partire da una base, fermo restando, come detto, la necessità di trovare un quarterback. Harbaugh ha allenato QBs a Oakland ed ha sviluppato, oltre a Luck, anche Josh Johnson alla University of San Diego. L'instabilità nella posizione di Qb e malumori nello spogliatoio sono stati alcuni dei fattori che hanno portato al record perdente ed al conseguente licenziamento dell'ex head coach Mike Singletary. Vedremo se Harbaugh resterà fedele alla sua pro-style offense o installerà una versione più vicina ad una tradizionale West Coast che Harbaugh ha appreso come assistant coach dei Raiders, insieme all'offensive coordinator dei Cardinals, David Shaw. Questo perché la offense che Harbaugh ha utilizzato a Stanford non è una "Bill Walsh-style" west coast offense. Harbaugh non enfatizzava i passes sul corto ed inoltre la sua era una offense che si basava su passes verso gli wide receivers piuttosto che sui backs, come la West Coast classica. Certamente con Harbaugh viene interrotta la linea di ingaggiare defensive head coach, portata avanti con Mike Singletary e Mike Nolan. Per quanto riguardo il resto, il passaggio dall'essere un college coach ad un head coach NFL non è facile, come dimostrato in passato dai casi di Butch Davis, Steve Spurrier o Bob Petrino per citarne alcuni. I 49ers sono stati uno dei peggiori team dal punto di vista degli schemi in questa stagione.

venerdì 7 gennaio 2011

Bistrattato ma confermato!

I Miami Dolphins confermano l'head coach Tony Sparano, secondo quanto riportato da Chris Mortensen di ESPN e dal Miami Herald. Tutto questo, dopo che l'head coach di Stanford, Jim Harbaugh ha avuto un incontro con l'owner dei Dolphins, Stephen Ross, vicino a San Francisco, per la posizione di head coach del team, secondo quanto riportato da Miami Herald, ESPN e FoxSports.com. Harbaugh ha però declinato l'offerta dei Dolphins, considerata fra i $7 e gli $8 milioni. Sparano ha guidato il team al titolo della AFC East nel 2008, alla sua prima stagione come head coach nella NFL, ma i Dolphins hanno perso i loro ultimi 3 games di questa stagione, inclusa l'ultima per 38-7 contro i Patriots, finendo il 2010 a 7-9, con un record in casa di 1-7. Il record totale di Sparano è di 25-23. Comunque, dopo che l'owner Stephen Ross, il suo amico ed ex executive dei Chiefs, Carl Peterson ed il general manager Jeff Ireland sono voltati a parlare con Harbaugh e dopo che i Dolphins sembrano aver precedentemente approcciato anche Bill Cowher per la posizione di head coach, la posizione di Sparano risulta delegittimata. La mossa di Ross e Ireland è stata definita imbarazzante da Judy Battista del New York Times come anche il giorno più imbarazzante nella storia dei Dolphins è stato definito questo della ricerca di un nuovo coach da Dave Hyde del Sun Sentinel. Sparano ha affrontato bene questa situazione, uscendo dagli uffici del team per affrontare la stampa con ironia. Ma la situazione non è facile. Inoltre il running back Ricky Williams ed il wide receiver Brandon Marshall, due dei giocatori più in vista, hanno espresso critiche per il modo in cui il team è stato allenato nel 2010. I Dolphins devono affrontare anche alcuni cambiamenti nello staff, a cominciare dalla sostituzione dell'offensive coordinator Dan Henning, che dovrebbe ritirarsi. Ma l'intero offensive staff è a rischio.





giovedì 6 gennaio 2011

Per Young vince Fisher.

L'owner dei Titans, Bud Adams, ha dichiarato l'intenzione di lasciar partire il quarterback Vince Young. Adams ha detto che Young non sarà nel roster del team nella prossima stagione, mentre la situazione del coaching staff deve essere ancora valutata. Adams è colui che aveva voluto Young a Tennesse, dove venne draftato col No. 3 fuori da Texas nel 2006. Young è 30-17 in 5 stagioni NFL seasons, ma soltanto 13-14 contro teams che hanno terminato la stagione a .500 o meglio. Inoltre, ci sono stati problemi di natura comportamentale, leadership e infortuni che hanno creato contrasti fra il quarterback e l'head coach Jeff Fisher. Ora le domande sono due: dove potrebbe andare Young? E cosa farà Adams con Fisher? Fra i teams che hanno bisogno di un miglioramento fra i quarterbacks, ci sono Arizona, Minnesota e San Francisco. Riguardo Fisher, suYoung ha avuto la meglio, mentre sembrava fino a poco tempo fa che Adams potesse optare per tenere il quarterback e lasciare andare l'head coach. Comunque Fisher ha commesso errori in stagione ed il suo posto è sempre in discussione. Fisher è sotto contratto per il 2011, mentre tutti suoi assistant coaches tranne uno sono in scadenza e non è dettto che vengano confermati. Il defensive coordinator Chuck Cecil, in particolare, promosso da Fisher da defensive backs coach due stagioni fa, è sotto il mirino delle crtiche.

mercoledì 5 gennaio 2011

Chi va e chi resta

Gli Oakland Raiders hanno comunicato all'head coach Tom Cable la decisione di non confermarlo per la prossima stagione, non esercitando l'opzione da $5 milioni presente nel contratto di Cable per le stagioni 2011 e 2012, nonostante la stagione da 8-8 che ha dato ad Oakland la prima stagione vincente dal 2002. I Raiders sono quindi alla ricerca del loro 6° head coach da quando Jon Gruden lasciò per Tampa Bay dopo il 2001. Cable chiude con un record di 17-27 da quando è stato promosso da offensive line coach ad interim head coach nel 2008. Oakland è stata 6-0 nella AFC West questa stagione, non raggiugendo però i playoffs. Favorito per il posto è l'offensive coordinator Hue Jackson, segutio anche dai San Francisco 49ers. Jackson ha permesso alla offense dei Raiders di aumentare i punti segnati dal 2009 al 2010 (197-410). I Bengals hanno rinnovato il contratto dell'head coach Marvin Lewis. L'owner Mike Brown ha accettato le richieste di Lewis di cambiamenti nel coaching staff e nel roster ma ha dichiarato che non sono previsti cambi a livello di scouting department o di front-office e che non è priorità dei Bengals quella di dotarsi di un impanto per gli allenamenti al coperto.

martedì 4 gennaio 2011

Frazier confermato

I Vikings hanno confermato Leslie Frazier come head coach per il 2011. Minnesota ha concluso la stagione 6-10, fuori dai playoffs, ma i Vikings erano partiti 3-7 prima che Frazier prendesse il posto del licenziato Brad Childress lo scorso 22 novembre, concludendo la stagione 3-3. Frazier ed il vice presidente del personale giocatori, Rick Spielman, avranno la parola finale sulla composizione del 53-man roster. Frazier non ha fatto alcuna dichiarazione in merito al mantenimento della West Coast offense ed alla conferma dell'offensive coordinator Darrell Bevell. Intanto i Bengals pensano che l'head coach Marvin Lewis resterà a Cincinnati, secondo quanto riferito da una fonte citata da Adam Schefter di ESPN. Lunedì Lewis aveva dichiarato che l'owner Mike Brown avrebbe dovuto fare dei cambiamenti per convincerlo a restare a Cincinnati, compreso forse la costruzione di un campo di allenamento al coperto, uno dei punti di attrito negli ultimi mesi fra owner e head coach. I Cleveland Browns ed i Carolina Panthers hanno formalmente richiesto ai Giants il permesso di intervistare il defensive coordinator Perry Fewell. Carolina, secondo quanto riportato dal San Diego Union-Tribune, avrebbe chiesto ai Chargers il permesso di intervistare il defensive coordinator Ron Rivera. L'owner dei Cobwoys, Jerry Jones dovrebbe nominare a momenti il prossimo head coach di Dallas: Jones dovrebbe intervistare il receivers coach Ray Sherman anche se varie fonti danno l'interim coach Jason Garrett come favorito. Gli Houston Texans hanno indentificato l'ex head coach dei Cowboys, Wade Phillips, come candidato per la posizione di defensive coordinator, posto lasciato vacante dal licenziamento di Frank Bush. L'head coach Gary Kubiak è invece stato confermato nonostante la stagione 6-10. I Miami Dolphins, secondo quanto riportato da Jason La Canfora di NFL Network, avrebbero parlato a lungo con l'head coach di Stanford, Jim Harbaugh. Nonostante l'appoggio dell'head coach Norv Turner ed i miglioramenti in corso di stagione, i Chargers hanno annunciato di non voler rinnovare il contratto dello special team coach Steve Crosby, che non tornerà per la stagione 2011.

lunedì 3 gennaio 2011

Comincia il carosello? Mangini il primo?

Eric Mangini non tornerà nel 2011 come head coach di Cleveland. Il presidente Mike Holmgren ha infatti licenziato Mangini dopo la seconda stagione consecutiva conclusa 5-11. Mangini lascia con ancora 2 stagioni e circa $8 milioni nel contratto. Cominciano le speculazioni che vogliono Holmgren direttamente sulla sideline, per la prima volta dopo aver lasciato Seattle al termine della stagione 2008, importando la West Coast offense, con la conferma del defensive coordinator Rob Ryan e dello special teams coordinator Brad Seely. In questo caso, fonti citate dal Cleveland Plain Dealer parlano della possibilità che Holmgren ingaggi l'offensive coordinator di UCLA, Norm Chow, con cui ha lavorato a Brigham Young, o il receivers coach dei Dolphins, Karl Dorrell, come assistant coach, pur chiamando direttamente i plays. Holmgren è 161-111 (.592 percento) in 17 stagioni come head coach. Holmgren dovrebbe però produrre interviste con altri candidati, secondo quanto riportato da Chris Mortensen di ESPN e non soltanto per soddisfare la Rooney Rule. Lo stesso Holmgren non ha escluso la possibilità di rivolgersi ad head coaches provenienti dal college. Per Jason La Canfora di NFL.com, John Fox è il favorito anche se i Browns preferirebbero Jon Gruden, che però si ritiene non aver interesse nel venire a Cleveland. Il problema con ogni big name è che Cleveland non è un team molto attraente. Nonostante l'owner dei Browns, Randy Lerner, sia disponibile ad investire nel team e che Cleveland abbia un solido front office ed un solido scouting department guidati da Holmgren e dal general manager Tom Heckert, i Browns sono un team da ricostruire e vivono da tempo una situazione di instabilità, cambiando regime ogni 2 o 3 stagioni. Un'altra opzione è quella che vedrebbe Homgren ingaggiare un head coach a lui legato, in grado di installare proprio la West Coast offense fortemente sostenuta: in questo caso un nome sarebbe quello dell'offensive coordinator degli Eagles, Marty Mornhinweg. Proprio la differente filosofia offensiva è stata uno dei motivi maggiori di attrito fra Holmgren, Mangini e l'offensive coordinator Brian Daboll. L'arrivo di un head coach diverso dallo stesso Holmgren dovrebbe comunque coincidere con il fatto che i Browns punteranno forte sul rookie quarterback Colt McCoy, che Holmgren ritiene un potenziale franchise quarterback.

Il mio amico Charlie!

Impredicabile, impossibile, incredibile, ma i Seahawks vanno ai playoffs. Immeriato? Per il resto del Paese, forse...ma questo non cambia il fatto che Seattle giocherà la post-season. Ora si discuterà fino a tempo indeterminato sul fatto che la NFL dovrebbe premiare i teams con record vincenti invece che i vincitori di division quando questi hanno record perdenti. Ma per ora le regole sono queste. E avvantaggiano un head coach 59enne giustamente ritenuto alla sua prima stagione della redenzione come head coach NFL, dopo la precendentei non brillante esperienza. Pete Carroll ha portato il suo team alla vittoria contro i St. Louis Rams per 16-6 al Qwest Field ed ai primi playoff di Seattle in 3 stagioni. Con 30 nuovi giocatori nel loro 53-man roster, i Seahawks hanno vissuto una stagione di alti e bassi, con 4 vittorie nei primi 6 games e 7 sconfitte nei successivi 9, tutte di 15 punti o più. I Buccaneers sono 4-0 nella NFC West e 10-6 in totale e sono fuori dai playoffs. Come i New York Giants. Ma queste ad oggi sono le regole: un team con record perdente, i Seahawks a 7-9, vincono la NFC West con il loro backup quarterback, Charlie Whitehurst e passano alla postseason. Whitehurst ha finito con 22-36 passes per 192 yards, correndo per 30 yards in 8 corse... e soprattutto ha fatto quello che lo starting quarterback Matt Hasselbeck non ha fatto per tutta la stagione: ha evitato turnovers. Whitehurst ha salvato la stagione dei Seahawks. Nel primo tempo, Whitehurst ha avuto un passer rating di 111.5. 'Whitehurst non è Hasselbeck', è stato il leit-motiv di tutta la stagione a Seattle. Whitehurst deve svilupparsi, non ha un grande braccio...ma ha dimostrato di poter correre, di poter prendere lanci sul corto. Ha qualità, Whitehurst. I Rams non sono un grande team. Ma Seattle ha giocato meglio. Whitehurst ha gestito bene il game. Carroll non ha assicurato che Whitehurst tornerà in campo contro i Saints. Potrebbe giocare Whitehurst, così come Hasselbeck. Ma quel che conta è che Whitehurst e Carroll abbiano fatto il loro lavoro.

Dal college ai pro e ritorno

I Kansas City Chiefs hanno confermato che Charlie Weis lascerà il team a fine stagione per diventare offensive coordinator a Florida. Lo staff del nuovo head coach Will Muschamp comincia a prendere forma con gli arrivi anche del receivers coach Aubrey Hill, da Miami e del defensive backs coach Travaris Robinson, da Texas Tech e la conferma del running backs coach/recruiting coordinator Stan Drayton,del linebackers coach/special teams coordinator D.J. Durkin e del tight ends coach Brian White. Will Muschamp, che guiderà la defense di Florida, ha dichiarato al suo arrivo di volere un offensive coordinator con esperienza al college e nella NFL per sostituire la spread-option offense con una pro-style system offense. E con Weis, che ha allenato nella NFL i quarterbacks Tom Brady e Matt Cassel e nel college i quarterbacks Brady Quinn e Jimmy Clausen, Muschamps trova quello che cercava. Ora Weis avrà il compito di sviluppare i quarterbacks John Brantley e forse il top quarterback fra i prospetti del Paese, Jeff Driskel, promessosi a Florida. Dopo stagioni deludenti a Notre Dame, Weis torna quindi al college, non prima di aver fatto grandi cose con i Chiefs, arrivati al titolo della AFC West anche grazie ad una offense che sotto Weis ha messo in mostra il quarterback Cassel, una ottima offensive line, un grande running back in Jamaal Charles. L'arrivo di Weis può dare un grande impulso al reclutamento di Florida: molti giocatori avranno la possibilità di lavorare con un coordinator da NFL in una offense da NFL che renderà pronti per il passaggio ai pro. Molti talenti vorranno venire a giocare con i Gators nella offense di Weis. Le cose potrebbero cambiare anche per il quarterback John Brantley. Questa stagione è stata difficile per Brantley, 9 touchdown passes e 10 INTs, che non si è mai trovato bene giocando nella spread offense dei Gators, fino al punto di pensare di chiedere il trasferimento. Ora con Weis ed un nuovo sistema Brantley potrebbe restare e trovare una offense più adatta alle sue qualità, quelle di un passer che droppa e lancia. Oltre a Brantley e ad eventuali nuovi arrivi, ci sono anche i quarterbacks Trey Burton e Jordan Redd, con cui Weis potrà lavorare. Burton in particolare, con 12 touchdowns, 11 su corsa, è stata un'arma per Florida in questa stagione, che senza di lui sarebbe andata anche peggio a livello di offense. Weis potrebbe contare anche su di loro. Alla fine, resta comunque la domanda: perché Weis ha deciso di tornare al college? Sembra che la decisione dipenda dal fatto che Weis si trovi più a suo agio a livello di college. Passare dall'essere l'offensive coordinator di New England ad essere l'head coach di Notre Dame era un indubbio passo in avanti in termini di prestigio. Il passaggio dall'OC dei Chiefs all'essere OC di Florida un pò meno. A favore della decisione anche il fatto che Weis potrà stare vicino al figlio che, come detto dall'head coach dei Chiefs, Todd Haley, andrà a lavorare con Muschamps a Florida.

sabato 1 gennaio 2011

Competizione

I Cowboys hanno deciso in questi giorni di mettere pressione al loro kicker David Buehler, firmando Kris Brown per 2 stagioni ed aggiungendolo al 53-man roster. Buehler dovrebbe comunque manterene la sua posizione nel game contro gli Eagles. La competizione fra i due kickers dovrebbe quindi cominciare nella off-season. Nelle ultime 4 weeks, Buehler ha ha segnato i field goal vincenti contro Colts e Redskins mancando però un extra point decisivo nella sconfitta 27-26 contro i Cardinals. Buehler ha realizzato il 77.4 percento dei suoi kicks questa stagione, nella quale Brown ha calciato in 3 games per i Chargers al posto dell'infortunato Nate Kaeding. La firma di Brown significa un cambio di direzione nella politica perseguita fino ad ora dai Cowboys per il kicking team, dove l'owner Jerry Jones aveva deciso di appoggiare fin dall'inizio l'inesperto Buehler, portandolo al training camp praticamente senza concorrenza. Jerry Jones e l'head coach Jason Garrett hanno supportato Buehler dopo l'errore contro i Cardinals, ma in realtà vogliono ora testare il loro kicker, spronandolo a migliorarsi e, nel frattempo, vedere se ci sono alternative in giro. Nelle ultime 2 stagioni, i Cowboys hanno calciato 44 field goals e la loro percentuale di realizzazione del 71 percento è una delle peggiori della lega. La già citata percentuale di realizzazione di Buehler, del 77.4 percento, lo colloca ad oggi alla 33° posizione fra i kickers NFL. Con Brown i Cowboys ritengono di avere una valvola di sicurezza in caso di necessità.